Per un totale di quarantaquattro ore complessive è stato realizzato, nell’ambito degli interventi per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate, il progetto inerente l’officina artigiana denominata “Trasformazione agroalimentare”. Quest’ultimo è stato incentrato sulla lavorazione di frutti ed erbe aromatiche ai fini della conservazione, e ha visto partecipanti individuati nel Comune di Gambatesa: Petrone Antonietta, Tronca Marianna, Bama Essoboue Edwige ed Abdullah Ahmad Zahara. Il supporto fornito dalle ragazze alla maestra artigiana “Pasqualina Tirro” è stato di notevole importanza: il piacere di condividere il proprio tempo assieme, la volontà di provvedere al lavoro da dover svolgere ancor prima che venisse loro assegnato un compito, il sorriso e la serenità hanno accompagnato ogni singola giornata del percorso, a partire dal giorno 19/06/2023 sino al 30/06/2023. 

Il progetto ha avuto inizio con l’accoglienza degli ospiti presso la sede operativa de “Il Fruttuoso Carmelo”; dopo le varie presentazioni sono stati forniti tutti gli accessori necessari per poter lavorare in un laboratorio artigianale: cuffie, grembiuli e guanti. Poiché per la prima giornata era prevista la preparazione della confettura di ciliegie, è stato consegnato anche un cesto ciascuno per la raccolta della frutta. 

La seconda giornata ha previsto la preparazione della confettura di albicocche e l’ultimazione della prima confettura: oltre alla pulizia e alla cottura delle prime, le partecipanti sono state impegnate nella sterilizzazione dei vasetti in vetro utilizzati per il confezionamento del prodotto. Nella pausa tra le diverse attività, i partecipanti hanno avuto modo di testare i prodotti della bottega, attraverso degustazioni giornaliere organizzate dalla maestra artigiana, in un’ottica di apprendimento sul campo mirato anche alla creazione e al mantenimento di rapporti interpersonali con le corsiste. 

La giornata dedicata alle olive rustiche è iniziata con lo snocciolamento delle olive, un compito che forse non tutti adoravano svolgere quanto gli altri, data la pazienza necessaria.  Sono stati trasformati tanti prodotti, come la zucca, con la quale, assieme alle mandorle ed alla cannella, è venuta fuori una dolce confettura da gustare sulla fetta biscottata, all’interno dei muffin o accompagnata ad una crostata.  Sono state raccolte foglie di menta e di melissa, poi lavate e tritate, a cui è stato aggiunto dello zucchero, dell’acqua ed il succo di limone; lasciato macerare per circa ventiquattro ore, il liquido è stato filtrato con lo scopo di ottenere due diversi tipi di sciroppo. 

Il progetto si è concluso con una gustosa cena composta da piatti interculturali preparati dalle partecipanti sotto la supervisione della maestra artigiana.

Questa esperienza ha permesso a ciascuna delle presenti di immergersi completamente in storie che non ci appartengono, superando quanto di più superficiale possa sfiorarci, accorciando le distanze da un mondo che si crede spesso così lontano dal proprio non considerando che in realtà poi siamo più vicini di quanto si possa pensare. 

Relazione a cura di Gioanna Serio – Referente Gal Molise Verso il 2000

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